Sciarpa di cashmere per l'ufficio: ecco come sceglierla

I dati parlano chiaro e in generale, anche se non fossero quelli a dircelo, ce ne renderemmo conto da soli: passiamo buona parte della nostra vita a lavoro. Molti di noi ne fanno addirittura un compagno di vita perché, ehi, il lavoro non tradisce e non mente; e, nella maggior parte dei casi, se ti fai bella per lui, sicuramente verrà notato.
Al di là di tutto l’affaccendarsi quotidiano che porta con sé, difatti, la vita in ufficio è un momento di interazione con un vastissimo tessuto sociale che offre stimoli continui; e agli stimoli si accompagna spesso la comunicazione. La prima tipologia di comunicazione cui tutti pensano è sicuramente quella verbale perché è il modo in cui è abituata ad esprimersi la fetta più ampia della popolazione. Però, esistono altre forme di comunicazione non verbale –come quella che sto mettendo in atto in questo momento– che consentono di trasmettere messaggi chiari a chi sta dall'altra parte dell’asse del dialogo.
Scegliere il proprio abbigliamento rientra di diritto nella categoria della comunicazione non verbale. Scegliere come vestirsi per andare in ufficio, in particolare, è una delle estrinsecazioni cui è dedicato questo articolo.

Oggi, ti insegnerò a scegliere non l’intero outfit per l’ufficio –sono convinta che in materia sei più che preparata–, ma ad abbinare una sciarpa di cachemire che completi il look come l’amarena fa con la zeppola di San Giuseppe.
Partiamo dal concetto che abbinare implica avere la consapevolezza della complessità dietro la scelta degli accostamenti giusti e che il concetto di “giusto” va declinato a seconda del contesto. È vero che l’ambiente professionale richiede nell’immaginario collettivo sempre un certo livello di contegno, ma lo è altrettanto mettersi al passo con i tempi. Quello che intendo dire è che non mi stupirebbe vedere uno studio di creativi dove non esiste l’etichetta della giacca ma dove ognuno può vestirsi come vuole, anche in tuta e Birkenstock, e partecipare alle riunioni con i clienti con felpa color evidenziatore e calzini bianchi in bella mostra. Questo perché il contesto (appunto!) fa la regola –ma anche, più in generale, l’idea di chi gestisce l’azienda.

Una premessa, a questo punto, è d’obbligo. C’è una cosa che devi sapere, infatti: ti capiterà di imbatterti molto più spesso in sciarpe (e in generale prodotti) di cachemire di colori neutri che di altre tonalità. La ragione è che, per il pregio della lana, si preferisce lavorarla il meno possibile e optare per tinte che si avvicinano il più possibile a quella naturale. Questo non significa che i capi colorati siano di minor valore. Basta dare un’occhiata alla sciarpa di cachemire di Burberry.
È per dire che, se cerchi “sciarpa di cachemire” su Google e clicchi sulla sezione Immagini, non deve stupirti trovare una carrellata di articoli di colori neutri.

Tornando al discorso principale, nel caso della scelta della sciarpa di cachemire per ufficio, io mi rivolgo a chiunque indistintamente. Che a indossarla sia una persona che ama le mise eleganti e formali o che si tratti di qualcuno che veste più casual o addirittura super comfy, il pro di questo capo è la versatilità che permette di abbinarlo a qualsiasi tipo di outfit. Insomma, il cachemire non conosce discriminazioni.

Per quanto riguarda i consigli sull’abbinamento, tieniti pronto a vedere il tuo mondo stravolto da incredibili verità che non avresti mai immaginato ti venissero rivelate. Scherzo ovviamente, ma prendere appunti potrebbe aiutarti ad arrivare in ufficio con la stessa disinvoltura del famoso meme “Eccomi, nonna, sono io: Anastasia”.

Per abbinare correttamente una sciarpa di cachemire al resto del look, ti consiglio di:

• scegliere tessuti di consistenza, volume e pesantezza simili al cachemire;
• valutare la lunghezza della sciarpa in base alla lunghezza dei capi che intendi indossare, evitando di creare strane asimmetrie che potrebbero valorizzare poco la figura e creare effetti ottici non proprio piacevoli;
• selezionare fantasia e colore in base a:
  • il resto dell’outfit per creare armonia e sfruttare la sciarpa come accessorio che spicchi evitando, però, stonature (es. non usare una sciarpa a scacchi se il look prevede colori molto accesi e bluse a fantasia sotto);
  • il contesto in cui ti muoverai;
  • il colore della pelle per non creare l’effetto sovrapposizione.

Le indicazioni che ho appena svolto hanno carattere generale, sicché si adattano bene alle varie ipotesi di cui abbiamo parlato.
È vero anche che, se hai la fortuna di lavorare in un ufficio dove il dress code ti permette di osare, creare abbinamenti di colori e fantasie sopra le righe –che stravolgono le regole del mondo della moda e a volte anche del cosiddetto buongusto– significa poter scegliere sciarpe in cachemire che fanno marameo al ton sur ton. In questo caso, il miglior consiglio che posso darti è di liberare il tuo estro, giocare e divertirti.
Diverso è il discorso se operi in un ufficio comune, dove è richiesto un certo grado di formalità –non necessariamente giacca (e cravatta per gli uomini) ma una mise che trasmetta comunque un senso di professionalità elevata. In contesti simili, il suggerimento è di orientare la scelta verso sciarpe di cachemire dai colori prevalentemente neutri, che possano diventare accessori in grado di spiccare sul resto dell’outfit con grande delicatezza. Nulla vieta di scegliere delle trame a fantasia. In quest’ultimo caso, il mio consiglio è di rendere estremamente sobrio il look alla base per compensare la scelta un po’ più spinta sulla sciarpa. Il segreto, in buona sostanza, è bilanciare.

È così che iniziano le prime conversazioni con colleghi, clienti e superiori. Ed è sempre così che inizia il dialogo con se stessi ogni volta che si vede la propria immagine riflessa su una superficie. Non dimentichiamo mai che, prima ancora per piacere agli altri, è con noi che comincia la prima forma di interazione –quella che ha più bisogno di appagamento.