“Non esistono più le mezze stagioni”. Esiste solo quel periodo folle in cui per le strade vedi gente che veste con i sandali e le mezze maniche e altri che portano ancora il cappotto; e tu tenti di capire se mettere una maglietta a maniche corte sotto un piumino abbia senso. D’altra parte, non è colpa tua se all’ombra ti sembra di stare in Siberia e al sole riesci a vedere in lontananza le piramidi di Giza.
Ed ecco che, in meno di due secondi, hai più fazzoletti in tasca che scontrini e un raffreddore che nemmeno in pieno inverno. Forse aveva ragione tua nonna a dirti che una bella sciarpa ti avrebbe risparmiato il mal di gola; e pure i brodini che ora sei costretta a bere perché la deglutizione non avevi mai pensato fosse uno dei metodi di tortura della Santa Inquisizione.
Io, un consiglio, ce l’ho. Che te ne pare di una sciarpina in cachemire o in lana? Anche se sei una di quelle che proprio non sopportano di indossare qualcosa al collo e preferiscono incassarlo nelle spalle, ti assicuro che in primavera possono risparmiarti almeno un centinaio di euro spesi in fazzoletti, spray per la gola e Tachipirine per il mal di testa; o la febbre se proprio ti va male. Insomma, non ti va di goderti qualche bella giornata all’aperto con i primi raggi di sole e la città che finalmente si spoglia dei suoi grigiori senza parlare come un citofono? E allora fidati!
“La lana e il cachemire mi sembrano impegnativi per la primavera, però” mi dirai e io ti rispondo di no. È un po’ un pensiero comune che questi due filati siano solo per l’inverno –quello proprio freddo con le slitte e gli husky che tirano per consegnare chissà cosa a chissà chi– perché altrimenti pizzicano troppo, oppure ti fanno sentire talmente caldo che a un certo punto si crea la spiacevole situazione del leva-e-metti. Sì, quando un po’ tieni la sciarpa perché hai freddo, un po’ la togli perché hai caldo, poi la rimetti perché hai di nuovo freddo. E, insomma, non è proprio una festa!
Be’, io ti dico che dipende tutto dal tipo di lana che scegli, innanzitutto, e che il cachemire… Tesoro, il cachemire è cachemire! Se l’hai provato, queste obiezioni non puoi farmele.
Provo a spiegarti un paio di cose, che possono farti entrare nell’ottica e salvarti dagli sbalzi di temperatura che nemmeno su alcuni dei pianeti del nostro sistema solare. Partiamo dalla lana, sfatando un mito: la lana non è un tessuto pesante. A voler essere oggettivi, la lana è più leggera del lino e offre una migliore traspirazione del cotone. Lo avresti mai pensato?
Ciò è possibile per l’alta capacità di termoregolazione del filato, una caratteristica che condivide con il cachemire. Cosa significa? Che, se indossi una sciarpa di lana, il tessuto tenderà a mantenere la temperatura costante, tarandosi sul tuo calore corporeo e risparmiandoti gli sbalzi. In un periodo come quello primaverile, dove da un lato ci sono i beduini del Sahara e dall’altro gli eschimesi fuori dagli igloo, non è proprio male come skill.
Aggiungiamo il fattore traspirabilità, che favorisce l’ossigenazione della pelle e permette una migliore regolazione della sudorazione. Direttamente connesse a questo aspetto, si affiancano le proprietà antibatteriche e, di conseguenza, le caratteristiche anallergiche, favorite dalla circostanza che vede la lana come una fibra proteica.
E che dire del cachemire? C’è una ragione se questo filato viene considerato uno tra i più pregiati del settore tessile. Tralasciando le modalità di approvvigionamento, che rimangono comunque molto interessanti, la morbidezza del cachemire non è il solo aspetto che invoglia l’acquisto. Il cachemire, infatti, è ideale per qualsiasi stagione.
Innanzitutto, stiamo parlando di un filato che dà vita a capi e accessori molto leggeri, che risultano piacevoli al contatto con la pelle. In un certo senso, sembra quasi di non indossarli. Quindi, anche per te che non sei un’amante delle sciarpe, potrebbe trattarsi di una soluzione perfetta in vista della primavera. Alla leggerezza si aggiunge una capacità termoisolante così efficiente da rendere i capi tre volte più efficienti nella gestione della temperatura corporea rispetto alla lana merinos. Just saying!
A questo punto dei giochi, mi chiedo quali scuse tu abbia per disobbedire alla nonna. Di alternative ne hai, più o meno leggere a seconda della tua sopportazione del freddo o del caldo. E, perché no, anche dei tuoi gusti e del tuo portafoglio. Che dici, li mettiamo da parte i brodini questa primavera?